Nuova Cascata “BAMBI” Valle dell’Adige- 300mt 5+/6 M9 (da confermare)

Eppure, chissà perchè, ne ero convinto. Ero stato a scalare sulla Parete Incantata qualche anno fa ripetendo una via del Nicola Tondini. Ci ritornai pochi giorni dopo cercando di aprire una nuova via, ma dovetti desistere a causa della molto friabile.

Mercoledi, mentre tornavo da Monaco, mi sono fermato in autostrada poco prima dell’area di servizio di Ala-Avio. Vedevo candeloni sospesi nella valle parallela a sx rispetto a quella che avevo salito. Proseguo qualche km e vedo che in un’altra velle appena a dx si sono formate altre cascate, decisamente semplici, ma formate.

Chiamo, allora, il Tondini, che poco dopo mi informa che quelle colate facili nella valle di dx son gia state salite uno o due anni fa da un suo amico. Beh, mi dico, sarebbe stato strano se fossero ancora insalite. Confido però per i freestanding della valle si sx…….

Ritorno un pomeriggio armato di cannocchiale telescopico con cavalletto (comperato apposta dai polacchi lungo la strada….i 70€ meglio spesi di sempre). Ok, la situazione è chiara…..serve il trapano.

Organizzo la spedizione per sabato insieme, ovviamente, al Bioffa (Fabio Deambrogio). Venerdi sera passo dal Bibo a prendere il trapano, e sabato mattina alle 5.30 sono fuori casa di Edo a recuperare un sacchetto con dentro piastrine e fixe……maledetto il giorno che ho venduto trapano e ferraglia varia!!

Di seguito spiego la strada per arrivarci:

Uscire a Peschiera direzione Affi…prendere la strada provinciale che passa per Brentino e dopo pochi km svoltare a dx passando sopra un ponte che porta al paese Borghetto. Alla stazione svoltare a sx, fare il ponte che l’attraversa sulla dx, quindi di nuovo a sx sulla strada principale. Dopo 40mt trovate a dx una croce coperta da un albero rialzato da un muretto, poco dopo svoltate a dx per una strada molto ripida che passa tra i vigneti. Noi, a sto giro, eravamo con una 2 ruote motrici e abbiamo parcheggiato dopo 100mt, ma con una 4×4 si possono risparmiare 20 o 30 min. proseguendo la strada che diventa sterrata fino al suo termine presso dei grossi massi. Da qui prendere il fondo della valle, non ci si può sbagliare, e salire dritti come dei fusi tra gli alberi. La cascata praticamente non la si vede mai. Dopo un’ora, se avete parcheggiato ai massi, vi troverete davanti ad una parete alta 20mt che chiude l’ormai stretta valle (tenete conto che vi troverete a dx di un torrente senz’acqua ne ghiaccio). Scendete nel torrente in prossimità della parete dove troverete una bellissima candela. 

Salire la candela, ed al suo termine, dopo pochi metri più facili, fare sosta presso un albero piegato sulla dx (cordone e moschettone di calata- 25mt 4+).

Proseguire i risalti di ghiaccio fino a far sosta su di un’albero piccolo posto a sx dello scivolo ghiacciato (sosta non attrezzata-60mt 3).

Salire 100mt su pendio nevoso e ghiacciato,in conserva, tenendo la sx fino a far sosta in basso a sx rispetto alla cascata molto larga fatta a risalti verticali (sosta su chiodi con cordino e moschettone di calata- 100mt max 35°).

Salire i risalti ghiacciati, prestando attenzione alle candele molto sottili. Arrivati in cengia spostarsi a dx presso dei rami dove si trova la sosta (sosta su fixe con cordone e moschettone- 50mt 3+/4).

Attaccare 3mt a dx, rispetto la sosta, la parete di roccia strapiombante (11fixe) fino a raggiungere il freestanding sul lato dx. Uscire dalla candela e raggiungere la sosta posta su roccia a dx (sosta a fixe con cordone e moschettone- 40mt, M9 (da confermare) 5+/6). Il tiro è stato aperto in artificiale, e riprovato successivamente con i rinvii e chiodi da ghiaccio posizionati.

Per la discesa utilizzare le soste attrezzate. Al termine della seconda calata, spostarsi, faccia a valle, sulla sx e scendere pendio e risalti di ghiaccio a piedi tra gli alberi (attenzione agli alberi quasi tutti secchi) fino a raggiungere la sosta su albero del primo tiro.

Per ingolosire i ghiacciatori, posso solo scrivere (le foto non le pubblico, così almeno anche voi faticate per vedervele ed eventualmente salirle) che l’anfiteatro che si trova dopo il primo tiro è pieno di candele e cascate, sia a dx che a sx, freestanding e tanto altro. Il ghiaccio è precario per alcune e sufficiente per altre….certo mai abbondante!! La zona è molto fredda e all’ombra. Con l’altimetro da polso abbiamo calcolato 300mt di itinerario da quando ci si lega, e 1170 mt di dislivello da dove abbiamo parcheggiato fino alla fine della via.

Vi consiglio vivamente un giro!!!!!!!!

Ahh….dimenticavo….vi chiederete come mai ho dato il nome BAMBI…. vi accorgerete che, salendo, molti alberi non hanno la corteccia in alcuni punti. Presso la base della cascata abbiamo trovato una tana di cervo. Grazie alle ore passate a vedere questo cartone con mio figlio, il nome è venuto da se……e poi ha nevicato tutto il giorno, e l’atmosfera era come quella del bosco di Bambi.

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