Un sogno che diventa realtà. Dopo tanto vagabondare tra queste crode finalmente ho scovato un angolo di paradiso. Prendete la parete piu compatta, piu bella, più bucata, più divertente…….sceccheratela con un pizzico di trad, di adrenalina ma di soste sicure……….contornatela con un compagno gustoso, ed ecco che avrete gli ingredienti giusti per scalare KRAPFEN & MOJTO.
In due riprese io ed Andrea Tocchini tracciamo un nuovo itinerario…….molto psyco in apertura. Davanti al primo di cordata solo placche placche placche a buchi……sbagliare sequenza può portarti a spaventose conseguenze. I pochi chiodi riusciti ad essere piantati sono stati lasciati, come del resto qualche cordino nelle frequenti clessidre. Le soste sono attrezzate per le calate con chiodo e fixe, uniti da cordino e maillon.
Necessari una serie di friends fino al 4cam, tricam e utilissimi gli alien o i metolius. Necessaria anche una buona dose di allenamento alle protezioni distanti e nella ricerca della sequenza esatta sui buchi.
I tiri non sono molto lunghi anche a causa della tortuosità dei passaggi. La via finisce in cresta dove si incontra una vecchia variante d’attacco allo spigolo Cassin.
Usciti dal diedro, non si incrocia la via ma si traversa 2mt su ballatoio a sx e si va a prendere la sosta.
Credo che questo fiore all’occhiello sia il top che si possa trovare in Concarena. 
Di seguito la relazione………
Dimenticavo……..perchè il nome Krapfen e Mojto???!!! Secondo voi come ci si sente dopo una colazione alle 4.30 del mattino a base di un grassissimo Krapfen e poi dissetarsi per tutto il giorno con una borraccia di super alcolico Mojto gentilmente travasato dalla notte brava del mio socio????!!!!!
Andrea Guerzoni 
Attenzione!!!! Durante un tentativo di ripetizione, una cordata ha strappato il chiodo posto dopo la S3 e si son calati senza riposizionarlo perché sprovvisti di martello.
Aggiungo alcuni dettagli.
Avvicinamento – Prendere il sent. per il Toc de la Nef fino a portarsi alla base del nevaio, sulla sx degli evidenti strapiombi basali della parete NE dei Golem.
Di qui scendere per circa 50 m per prati sassosi fino a portarsi sotto placche bianche appoggiate, attraversate da faglie di roccia intrusiva. Noi siamo saliti per placche e un canale/camino che taglia le placche più o meno nel mezzo (1 p. VI+ per superarne una strozzatura). Il canale confluisce in una gola costituita dalla parete SSO del Golem e da picchi di cui non conosco il nome.
Attacco – Cordino viola in cl e kevlar a circa 6 m. da terra, più o meno 30 m. sopra il termine del canale mediano.
L1 – Diritti seguendo le protezioni, poi, su cengia, a sx, in obliquo a sx e diritti fino a S1, in una evidente nicchia (30 m.).
L2 – Diritti per camino sopra la nicchia e in obliquo a sx per vaga rampa; 1 ch e 1 cl sul tiro (30 m.).
L3 – Diritti per bella placca a buchi (1 kevlar e 1 ch sul tiro); qui prima ho tentato io, ma sono sceso, non fidandomi del ch in sede (un bell’angolare in buco); Ralf prova, vola una volta, piazza un’ottima fettuccia in altrettanto ottima cl nel gran buco a sx, riprova e vola, strappando il ch.
Non avendo il martello, siamo dovuti scendere.
Per una ripetizione, portare un ch angolare per il chiave (anche se non molto affidabile; meglio la cl a sx). Tuttavia dalla foto del tracciato si vede bene che la via, in quel punto, non procede a sx (come da invito della roccia), ma a dx.
Quindi valutate vobis.
Via bella su roccia magnifica, ma per cordate consapevoli.
Ciao, Guerz…