Cornalba: Il Tempio Della Tecnica

Se considero che a soli 1,15 ore da casa si trova una delle falesie piu famose d’Italia, e se penso che ne parlo da 13 anni, mi chiedo come mai non ho mai trovato lo stimolo giusto per andarci.

Il paese di Cornalba accoglie me e il Cominelli, di prima mattina, con la falesia illuminata da un caldo sole, che durante la settimana ha fatto sciogliere l’abbondante neve caduta di recente. Ci allontaniamo dal paese, dal nome romantico che invoca i bei tempi dei primi climber mondiali agli esordi (Corna della prima alba), e ci catapultiamo nella realtà dei fatti…ovvero cercavamo muri verticali e placche tecniche, e qui le abbiamo trovate, o meglio qui ci aspettano!!

Ci scaldiamo su un impegnativo 6a in fessura, assaggiamo le tacche su un 6b+ e ci ridimensioniamo/dimensioniamo su un 7a, che mi riesce a fatica on-sight, di nome Saigon. Riesco ad entrare nell’ottica delle esigenze che la roccia e la falesia richiedono. Vorrei provare la via mito, Apache (8a), ma purtroppo è gia occupata. Ripiego sulla vicina Cosmic Debris 7b+, che mi riesce al secondo giro, dura via di una trentina di mt che presenta una sequenza molto dura e boulderosa nella parte strapiombante; i local mi dicono che qualcuno la valuta 7c…..posso essere d’accordo!!

Salutiamo la falesia che il buio si fa avanti, non prima di salire l’ultimo 7a (Frau)  che, molto simile a Saigon, ci brucia la pelle delle dita e ci distrugge i piedi.

Insomma, Cornalba ha confermato le mie aspettative, la scalata old-stile sta tornando di moda e l’affluenza di climber lo conferma.

Se posso dare un consiglio a chi vuol farci una visita, quando uscite da Bergamo seguite la Val Brembana fino a Zogno e poi verso Val Serina, ma al ritorno (in particolare periodi con molta affluenza di turisti o se giorni lavorativi) fate la Val Seriana, voltando a sx invece che a dx quando scendete dal centro del paese e avete davanti la chiesa, troverete la metà del traffico e e vi farete un po di tornanti.